jueves, 1 de noviembre de 2012

Il Mio Viaggio in Argentina


Arrivando a ogni nuova citta il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
                                                                                                                       -Italo Calvino-
          

  Durante le vacanze de Fiestas Patrias una celebrazione nazionale da Cile e la sua indipendenza, abbiamo deciso di andare alla città di Mendoza in Argentina con alcune amiche dell’università.

   Argentina è un paese con la popolazione più grande degli italiani en Sudamerica; oggi, ci sono ancora 527 000 cittadini italiani residenti nella Repubblica Argentina. Il flusso dell’immigrazione italiana al paese è cominciato un fenomeno di massa negli anni 1880-1920, quando 500 000 italiani sono arrivati in Argentina; dopo, durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, una ondata massiccia ha immigrata da nuovo (il numero stimato è circa 380 000 italiani).  E’ molto interessane che lo spagnolo parlato in Argentina ha adottato molte parole italiane; a causa della somiglianza dei diversi dialetti italiani con spagnolo, ha permesso agli immigranti di assomigliare molto bene nella società argentina con utilizzazione della lengua spagnola con relativa facilità.

            Il nostro viaggio è cominciato con l’escursione attraverso le maestose Ande; sicuramente vale la pena sedersi nell’autobus per otto ore e ammirare la splendida vista! E’ incredibile che esistano luoghi così nel mondo, non ho mai visto tale diversità della naturalezza; le passeggiate sembrano come piccole vene attraversando le montagne, e non ostante le temperature calde in Chile, le cime delle montagne hanno avuto la neve! Che bello!


            La mia parte favorita del nostro viaggio era la gita in bicicletta alle cantine in Mendoza. Siamo andate a vedere la produzione di olio d’oliva (non ho mai pensato che era un processo che richiede tanto tempo!), abbiamo visitato una cantina di una famiglia italiana, che si chiama famiglia di Tomasso, dove tutte le ragazze abbiano assaggiato il vino davvero argentino e dove abbiamo mangiato il cibo delizioso! 




La cucina argentina ha molti ingredienti che vengono da Italia! Si mangia anche molta pasta in Argentina: la migliore esperienza culinaria che ho avuto en Sudamerica era, senza dubbio, i cannelloni che ho mangiato in un piccolo ristorante vicino alla piazza principale. I cannelloni erano cotti semplicemente perfetti, si potrebbe morire da voglia di mangiare le salse (bianca e rossa), e la farcia di prosciutto e formaggio ha completato il pasto assolutamente. Non ci vuole molto per farmi felice! Che giorno!



            Dopo aver mangiato così bene e visto così tanto per i quattro giorni che abbiamo passato in Argentina, è giunta la ora di ritornare a Chile, la nostra casa temporanea. Tuttavia, quando ci abbiamo tutte abbastanza della stessa compagnia, e eravamo così felice per passare un paio di giorni da solo, quando siamo arrivate alla stazione degli autobus, per causa di neve nelle Ande, il autobus era stato cancellato fino alla mattina. Dopo sopravvivere la nostra ultima notte in ostello, abbiamo passato il 18 di settembre, la festa nazionale dell’Indipendenza, nell’autobus. Altrettanto bene, ero felice di vedere la neve nel bel mezzo della nostra estate europea.

            Oh, viaggiare! Sempre si apprende qualcosa nuova quando si viaggia; quello che io ho imparato nel mio viaggio in Argentina, era che venire in Chile per il mio scambio academico, era sicuramente una buona scelta. 


                

Il Mio Primo Mese All’Università


Il mio primo mese alla mia nuova università cilena è stato una grande sfida; questo non è stato perché l’università è difficile, ma perché è così diverso della nostra università a Galway.

Per cominciare, voglio mostrarvi una foto della mia università e darvi una piccola presentazione della sua storia. 



La sede della Pontificia Universidad Católica è a Santiago, la capitale del paese; l'università fu fondata il 21 giugno 1888 con il primo rettore Monsignor Joaquín Larraín Gandarillas. La sede a Valparaíso, dove studio io, La Pontificia Universidad Católica de Valparaíso, è stata fondata il 21 settembre 1925, grazie alla generosità della signora Elizabeth Brown Caces e il suo rettore oggi è il signore Claudio Elórtegui Raffo. Oggi conta più di settanta programmi di laurea e di dottorato di ricerca, e un’iscrizione di oltre 13.000 studenti; tra le sue facoltà sono la facoltà di scienze, agronomia, architettura e urbanistica, scienze economiche, il diritto, la filosofia e l'educazione, ingegneria e la facoltà delle risorse naturali.

Il PUCV ha una lunga storia di relazioni con le istituzioni accademiche di tutto il mondo, con più di 260 collegamenti con le università europee, tra questi, l'Università di Pisa in Italia. Quest'anno è stata la prima volta che Irlanda ha mai fatto uno scambio con quest’università e mi sento molto privilegiata per essere in grado di passare il mio primo semestre qui.

Quindi, com’è stato il mio primo mese all’università di PUCV? La mia esperienza universitaria è stata così diversa dalla mia irlandese! Per iniziare, l’università si apre per le lezioni molto presto (alle otto della mattina) e si chiude molto tardo, a volte anche alle otto e mezzo della notte! Le lezioni durano anche un’ora e mezzo, quindi, a volte fa davvero male a sedersi in una classe per così tempo! Immagino che non si potrà lamentare mai di NUIG! La struttura dell'università è completamente diversa da Galway, non esiste l'idea di un campus che abbiamo creato in Europa e tutto il collegio si diffonde qui in quattro diverse città - è assolutamente pazzesco per trasferirsi da una classe all’altra! Una delle altre cose che ho notato è che non ci sono studenti che noi chiamiamo mature en Irlanda (studenti universitari di età superiore ai venticinque anni), perché la società non si può permettere l’educazione in fase successiva della loro vita.

La scelta di corsi è anche molto bene, sto facendo alcuni corsi della storia cilena e letteratura dell’America Latina; forse la mia classe preferita è quella che si chiama cultura cilena, una classe che non ho mai preso prima e probabilmente non sarà mai in Irlanda. Il professore è così simpatico, un cileno stereotipato, e noi sta insegnando aspetti della cultura cilena che non sono per niente visibile nelle strade.

            L'aspetto più importante della mia avventura universitaria cilena è stato osservare la popolazione studentesca, che è molto diversa ai nostri studenti irlandesi. Nel clima politico attuale, gli studenti cileni stanno protestando per il riconoscimento dei loro diritti all'istruzione gratuita e di buona qualità. Le università pubbliche cilene sono molto costose e in genere di cattiva qualità, e la maggior parte della popolazione non si può permettere di frequentare università private. Il soggetto sta causando gli studenti per protestare nelle strade della citta di Valparaíso, e molte volte sono stata testimone delle proteste. Ciò che è molto interessante degli studenti cileni è che stanno combattendo per il nostro diritto come cittadini dei paesi liberi democratici, il diritto all’istruzione gratuita e penso che sia affascinante vedere questi movimenti studenteschi popolari in un paese così. Forse le proteste studentesche dovrebbero insegnarci qualcosa?


            Ecco! E ‘stato un mese d’adattamento, ma credo che lo scambio degli studenti sia un’esperienza incredibile. Ho incontrato persone di tutto il mondo, sto praticando il mio spagnolo tutti i giorni, sto sperimentando con un’altra cultura e posso rilassarmi un po’ in termini di studiare – qualcosa che mi mancherà molto quando ritorno a Galway.