‘Ho iniziato la mia
carriera di pianista durante la guerra, al Caffè Nowoczesna, che si trovava in
Via Nowolipki, proprio nel cuore del ghetto di Varsavia. Quando nel novembre
del 1940 i cancelli del ghetto vennero chiusi, la mia famiglia ormai da molto
tempo aveva venduto tutto quello che si poteva vendere, persino quello che noi
consideravamo il nostro bene più prezioso: il pianoforte.
La vita, alla quale
quei tempi avevano tolto ogni valore, mi costrinse tuttavia a vincere la mia
apatia e a cercare un modo per guadagnarmi da vivere’.
Il Pianista è un libro di Władysław Szpilman, un compositore
e musico polacco che ha sopravvissuto la seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto.
Da questo libro, è stato tratto il film vincitore della Palma d’Oro a Cannes e
Adrien Brody, l’attore che ha interpretato la storia dello straordinario
musico, si è diventato un attore più giovane per ricevere un premio di Oscar.
Stranamente, non ho mai
letto questo libro in polacco, sempre conosceva la storia di Szpilman, ma qui,
in Italia, è stata la prima volta che ho scoperto il libro nella libreria. Il
saggio monografico è stato pubblicato nelle trenta lingue e le sconvolgenti
memorie di quest’uomo lo fanno un libro stupefacente e indimenticabile.
Per tutti che hanno visto
il film, vi raccomando a leggere il libro il Pianista, è un capolavoro delle
emozioni marcato dalla forza di Szpilman che condivide con i suoi lettori fra
suo percorso.