viernes, 15 de febrero de 2013

Il Pianista - un libro commovente


‘Ho iniziato la mia carriera di pianista durante la guerra, al Caffè Nowoczesna, che si trovava in Via Nowolipki, proprio nel cuore del ghetto di Varsavia. Quando nel novembre del 1940 i cancelli del ghetto vennero chiusi, la mia famiglia ormai da molto tempo aveva venduto tutto quello che si poteva vendere, persino quello che noi consideravamo il nostro bene più prezioso: il pianoforte.
La vita, alla quale quei tempi avevano tolto ogni valore, mi costrinse tuttavia a vincere la mia apatia e a cercare un modo per guadagnarmi da vivere’.



            Il Pianista è un libro di Władysław Szpilman, un compositore e musico polacco che ha sopravvissuto la seconda Guerra Mondiale e l’Olocausto. Da questo libro, è stato tratto il film vincitore della Palma d’Oro a Cannes e Adrien Brody, l’attore che ha interpretato la storia dello straordinario musico, si è diventato un attore più giovane per ricevere un premio di Oscar.

            Stranamente, non ho mai letto questo libro in polacco, sempre conosceva la storia di Szpilman, ma qui, in Italia, è stata la prima volta che ho scoperto il libro nella libreria. Il saggio monografico è stato pubblicato nelle trenta lingue e le sconvolgenti memorie di quest’uomo lo fanno un libro stupefacente e indimenticabile.

            Per tutti che hanno visto il film, vi raccomando a leggere il libro il Pianista, è un capolavoro delle emozioni marcato dalla forza di Szpilman che condivide con i suoi lettori fra suo percorso. 


Le Mie Esperienze come Erasmus


Le Mie Esperienze delle prime settimane a Bologna, come una studentessa Erasmus, sono state molto diverse al mio periodo di scambio a Cile.

                Prima di tutto, l’Università di Bologna si può vantare da molti studenti internazionali, che non era il caso a Cile (la maggioranza degli studenti a Valparaíso era dai programmi di scambio con gli Stati Uniti). Qui a Bologna, ho conosciuto molte persone dei paesi diversi, come Francia, Germania e anche Polonia! Ho fatto amiche con una ragazza dell’Università di Adam Mickiewicz a Poznan  in Polonia, che è una citta che si trova un’ora da dove vengo io! Che coincidenza!

                La seconda cosa che ho trovato diversa da Cile è la struttura del Campus qui a Bologna. La città è veramente la quintessenza di tutto che è italiano: l’architettura, il cibo e le persone che trascorrono il suo tempo alla Piazza del Nettuno! Siccome l’università è una dei più vecchi al mondo, Bologna gode la fame di tutto raffinato, classico e semplicemente bello.  Credo che l’esperienza di studiare all’università così sia meravigliosa – tutti gli uffici hanno quella vecchia aria, gli affreschi nelle librerie sono mozzafiati e ti senti come uno studioso del Medioevo qui!

                Una cosa che mi ha sorpreso a Bologna è anche che tutti gli studenti internazionali possono scegliere qualsiasi corso che vogliono fare per il semestre: questo non c’era il caso a Cile, dove gli studenti d’intercambio avevano un elenco del corso che potevano scegliere. Siccome tutte le università pubbliche in Italia sono aperte al pubblico, ogni Italiano può assistere alle lezioni, che trovo un aspetto molto interessante sulla cultura italiana. Sembra che io farò un corso di laurea magistrale sulla storia di Fascismo Italiano e Latino-Americano, perché no?

                Infine, una cosa peculiare sulle università italiane sono i professori – che si affacciano o no alle lezioni – sei fortunato se puoi ascoltare a un professore per due ore della lezione che fai – di solito, dopo un’ora di lezione, senza domande alla fine, noi imbrogliano e svaniscono!

                Questa è la cosa migliore sula mia esperienze Erasmus, avendo vissuto nei due paesi di Cile e Italia, ora posso mettere a confronto tutti i paesi che conosco – Polonia, Irlanda, Cile e Italia.